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IMPRESSIONI DI VIAGGIO - PARIGI




La capitale francese è certamente uno spazio urbano fra i più densamente costruiti ed abitati d’Europa. Nonostante ciò, Parigi riserva qualche sorpresa addirittura nel campo della biodiversità. Come non stupirsi, in effetti, quando dentro la corte dell’imponente edificio degli Archivi nazionali, nel quartiere del Marais, il tappeto verde, tosato con una precisione millimetrica, lascia spazio qua e là a strisce di prato irregolari e rigogliose, dove fiori e varie erbe crescono in maniera naturale e spontanea (vedi foto)? In piena città, si sviluppa qui un’oasi di biodiversità che diventa un paradiso per gli insetti e un balsamo per gli occhi affaticati del turista di passaggio. Piccole isole di biodiversità spuntano nei luoghi più inaspettati, come lungo la salita che porta alla collinetta di Montmartre dove sorge la Basilica del Sacro Cuore o lungo un anonimo Boulevard periferico. A un occhio attento non sfuggono nemmeno gli hotel per gli insetti posati dal comune, gli alberi piantati in punti strategici, la vegetalizzazione di interi edifici, le numerose piste ciclabili e le nuove zone pedonali. Tutto ciò è parte di un progetto avviato nel 2014 – il “budget participatif” – un’idea lanciata negli anni ’80 in Brasile e ripresa con successo in Francia in varie città. Il concetto, molto ben definito, stimola gli abitanti a presentare progetti che valorizzino in diversi modi la qualità di vita nei vari quartieri. Poi sono gli stessi abitanti a valutare i progetti e a decidere quali saranno realizzati. In sei anni, a Parigi, il “budget participatif” ha permesso l’inoltro di 14'000 idee e la realizzazione di circa 2600 progetti: sport, biodiversità, socialità, arte negli spazi pubblici sono alcuni dei denominatori comuni di questi progetti, realizzati con investimenti tutto sommato modesti. “Budget participatif”: una fonte d’ispirazione per qualche comune anche in Ticino? Tutte le informazioni si trovano sul sito della città di Parigi.

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